I numeri del trasporto su ferro della guerra in Ucraina

Share Button

Dr. Massimo Ferrari Presidente Assoutenti – UTP

Il conflitto in corso coinvolge, purtroppo, due “superpotenze” in fatto di trasporti su rotaia.

La Federazione Russa dispone di una rete ferroviaria di circa 85.000 km, (la terza al Mondo per estensione dopo Stati Uniti e Cina). Le Ferrovie Russe (Rossijskie Zeleznye Dorogi) hanno 836.000 dipendenti, 20.000 locomotori, 25.000 vetture passeggeri ed oltre 300.000 carri merce operativi, in parte posseduti da privati. I passeggeri trasportati ogni anno ammontano a circa 1.300 milioni.

In Russia funzionano 7 reti metropolitane, tra cui la grande rete di Mosca (469 km, 270 stazioni e 2 miliardi e mezzo di passeggeri all’anno), la quinta al Mondo per frequentazione dopo le megalopoli dell’Estremo Oriente. Ci sono, inoltre, 59 reti tranviarie e circa 80 reti filoviarie. La chiusura della rete filoviaria di Mosca – che era la più estesa del Mondo – voluta dall’attuale sindaco (che, però, investe sul sistema tranviario: a breve dovrebbero essere introdotti tram a guida autonoma, senza conducente) ha comportato la vendita di veicoli semi nuovi a molte città di provincia.

Per quanto riguarda, invece, l’Ucraina, la rete ferroviaria (Ukrzalinznycja)si estende per 23.500 km (45% elettrificati), trasporta l’82% delle merci su rotaia ed il 50% dei passeggeri (420 milioni all’anno). I dipendenti sono 400 mila; più di un ucraino su 100 lavora nelle ferrovie.

Le metropolitane sono presenti in tre città (Kiev, Kharkiv e Dnipro).

Sono attive (o, almeno, lo erano prima dell’attacco russo) 16 reti tranviarie, incluse quelle di Donetsk (nelle repubbliche secessioniste) e Mariupol (attualmente sotto assedio). Già la guerra scoppiata a seguito della secessione del 2014 aveva messo fuori uso la rete di Luhansk, poi non più ripristinata. Stessa sorte sembra sia toccata alla rete di Mykolaiv.

Le reti filoviarie attive sono (erano) 38, incluse quelle delle province secessioniste di Donetsk e Luhansk e senza contare le 6 della Crimea (già annessa alla Russia nel 2014), tra cui c’è la Simferopoli – Alushta – Yalta, l’interurbana più lunga del Mondo con 87 km di sviluppo.

Sia Russia che Ucraina dispongono di due funicolari ciascuna (a Sochi, e Vladivostok, a Odessa e Kiev) e contano le stazioni metropolitane più profonde in assoluto (a San Pietroburgo e Kiev rispettivamente), anche 100 metri sotto terra, che, infatti. fungono da rifugi antiaerei.

Nonostante lo sviluppo della motorizzazione individuale, la proliferazione dei minibus privati e le difficoltà finanziarie che avevano messo in grave crisi molte amministrazioni locali, le due nazioni hanno finora sostanzialmente confermato il ruolo preminente di ferrovie e trasporti urbani su ferro.

E adesso, se questa scellerata guerra procede e si cronicizza, quanti impianti (specie in Ucraina, ovviamente, ma anche in Russia, se darà messa in ginocchio dalle sanzioni) saranno distrutti o abbandonati?

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail