Milano-Limbiate:
primo giorno di esercizio

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Il Frecciarancio è risorto ancora, ma a metà

Sono riprese oggi, 11 settembre, le corse della Milano-Limbiate, dopo una settimana di pre-esercizio e dopo la sosta imposta dall’USTIF a partire dal 10 giugno a causa dell’urgente manutenzione straordinaria che necessitava l’armamento (l’alternativa era una chiusura ad interim, sul sentiero oscuro della Desio).

La Milano-Limbiate, per la seconda volta, è tornata in esercizio, ma solo nelle ore di punta: i tram saranno 4 e circoleranno solamente dalle 5.11 alle 9.54 e dalle 16.28 alle 20.58, da lunedì a sabato.

Gli incroci verranno effettuati tramite un “bastone pilota umano”, sotto supervisione di un agente di fermata.

Questo sistema prevede la suddivisione della linea in quattro sezioni (Comasina-Cormano, Cormano-Cassina Amata, Cassina Amata-Varedo e Varedo-Limbiate), a ciascuna delle quali è stato assegnato un colore: rispettivamente rosso, giallo, verde e blu; i conducenti indosseranno sul braccio una fascia recante il colore della tratta in cui devono viaggiare. All’incrocio, dove è stato posto un gabbiotto arancione per l’agente che supervisionerà il tutto, i conducenti devono cambiare mezzo e ritornare nel tratto di colore corrispondente alla propria fascia, ovvero chi indosserà quella verde viaggerà solo sulla tratta verde e lo stesso vale per chi porterà le altre. Gli incroci sono effettuati previo consenso del “capofermata” attraverso la rimozione di due bandierine poste prima e dopo il raddoppio.


Cos’è stato fatto?
Il TB 545-507-546 è stato completamente riverniciato

Gli interventi effettuati, più che straordinari, possiamo definirli ordinari.

ATM, in qualità di gestore della linea, si è fatta carico della sostituzione delle traversine più malconce, di alcuni pali della catenaria logori dalla ruggine e una revisione della linea aerea.

Ai Comuni è invece spettata la messa in sicurezza degli attraversamenti tramite l’installazione di specchi parabolici e la posa di segnaletica orizzontale e verticale, la riattivazione degli asservimenti semaforici, il taglio della vegetazione lungo il sedime e la sistemazione di alcune tratte di cordoli divisori (come nel caso di via dei Mille a Limbiate). Sono stati installati 4 segnali ottico-acustici: tre a Limbiate (via Montegrappa, via Monte Generoso, Via Fiume) e uno a Paderno Dugnano (via Cesare Beccaria).

La linea è stata accorciata di qualche metro: è stato realizzato un nuovo capolinea a Limbiate Ospedale, in corrispondenza del raddoppio di via Monte Grappa, che già era stato anticipato, rispetto al termine corsa, anni fa per motivi di sicurezza. In questo modo si è potuto evitare un incrocio carraio.

A Paderno Dugnano, nei pressi della Chiesetta della Madonna del Pilastrello ed in concomitanza della realizzazione della Rho-Monza, sono state sostituite alcune centinaia di metri di binari, adottando la posa in platea di cemento armato (quella che andrebbe adottata in un rifacimento totale della linea).

Lo scorso 12 giugno sono state fatte le prove di ingombro, impiegando la Reggio Emilia 92, per stilare il bando dei nuovi tram, bando che è stato pubblicato lo scorso 8 agosto; si potranno presentare offerte fino al prossimo 8 gennaio 2018. Si prevede l’acquisto di tram di lunghezza compresa tra i 23 e i 26 metri con accoppiatori automatici per il funzionamento “in doppia”. La consegna del primo tram è prevista entro 18 mesi dalla stipula del contratto, che entrerà in servizio entro 6 mesi dalla data di consegna. I TB dovranno quindi prestare servizio ancora per almeno 2 anni.


Ora non abbiamo più nulla da temere?

Assolutamente no! La linea è sì, stata messa in sicurezza, ma nel 2017 non è più pensabile proseguire l’esercizio come quando, nel 1915, i tram iniziarono a solcare la campagna brianzola (anzi forse ora è peggio perché nel 1915 il tram c’era tutto il giorno!). Come emerso lo scorso 16 giugno a Paderno, se si vorrà assicurare l’esercizio per i prossimi 50 anni, occorrerà riprendere in mano i progetti per la trasformazione in metrotranvia e, finanziamenti permettendo, spostare il tram in mezzo alla carreggiata, cosicché si potranno attraversare i binari in pochi incroci ben segnalati e sicuri.

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